Toto Wolff lo ritiene "attacco personale": "Si è superato il limite".

Quando Wolff ha sentito parlare per la prima volta dell'indagine, l'austriaco era in riunione tecnica con la sua squadra. Immediatamente si è allontanato, alla ricerca di maggiori informazioni. Il fatto che la FIA abbia informato i media e non (prima) lui e sua moglie Susie non è stato accolto bene. Appena un giorno dopo, la FIA ha annunciato che non ci saranno ulteriori indagini sui coniugi Wolff.

Wolff ha la "pelle dura"

"Dopo dieci anni come team principal, sono già [abituato a sentire le cose], ma questa storia è stata scioccante", ha detto Wolff a Sport Bild. "Quando vengo coinvolto nel fuoco incrociato, non è affatto un problema per me. Ho sviluppato una pelle dura e posso sopportarlo. Ma quando si prende di mira la mia famiglia, è un altro livello. È stata creata un'accusa assurda dal nulla. È stato un attacco personale che ha oltrepassato il limite. [Susie e io] siamo abbastanza professionali da tenere separati i nostri diversi campi di competenza. Non vedo dove il nostro lavoro si sovrapponga all'altro".

Toto Wolff ha precedentemente rivelato che sta esplorando le opzioni legali per difendere il suo nome e quello di sua moglie. Anche Susie ha già risposto alla questione. Vuole capire come l'accusa sia circolata.